Attraverso Casa Palestra viene generata una variazione sul Padiglione di Barcellona, che si curva in corrispondenza di una esedra dello spazio che ospita l’architettura. Nel sovrapporre queste due operazioni di copia e di curvatura, una nuova pianta comunica attraverso una legenda non architettonica di segni, indizi, anticipazioni in che modo è possibile occupare lo spazio. Componenti del progetto che prima d’ora non necessitavano di rappresentazione, vengono aggiunte, indicando anche in che modo l’azione umana è limitata nel procedere. I segni, presenti solo nel disegno in pianta di Casa Palestra, diventano simboli che costruiscono una narrazione dei corpi invisibili (sudore, vapore, odore). Le immagini (collages e fotografie analogiche) sono crudi elaborati di ricerca spaziale in cui i segni scompaiono ed emergono connotazioni ed esiti del procedere nel padiglione. Il progetto comunica lo spazio della casa come fosse un oggetto sconosciuto, attraverso una semiotica alternativa, in cui segni lavorano come significanti spaziali. Questi segni sono per eventi che nella realtà si affiancano, si sovrastano, si accostano, lavorano cioè al fianco dell’architettura, mentre nella pianta i codici rendono illeggibile lo spazio del progetto, una massa di informazioni si colloca sopra il Padiglione di Mies distorto, provando a tessere una narrazione delle possibili dinamiche spaziali, introducendo nello spazio della casa considerazioni atmosferiche piuttosto che materiche.
Accumulazioni su Casa Palestra: abitare un’atmosfera. Accumulations on Casa Palestra: Dwelling an Atmosphere / Mucciolo, Laura. - (2022), pp. 1737-1752. (Intervento presentato al convegno UID2022. DIALOGHI. Visioni e Visualità. 43° Convegno Internazionale degli Insegnanti di Discipline della Rappresentazione tenutosi a Genova; Italy).
Accumulazioni su Casa Palestra: abitare un’atmosfera. Accumulations on Casa Palestra: Dwelling an Atmosphere
Laura Mucciolo
2022
Abstract
Attraverso Casa Palestra viene generata una variazione sul Padiglione di Barcellona, che si curva in corrispondenza di una esedra dello spazio che ospita l’architettura. Nel sovrapporre queste due operazioni di copia e di curvatura, una nuova pianta comunica attraverso una legenda non architettonica di segni, indizi, anticipazioni in che modo è possibile occupare lo spazio. Componenti del progetto che prima d’ora non necessitavano di rappresentazione, vengono aggiunte, indicando anche in che modo l’azione umana è limitata nel procedere. I segni, presenti solo nel disegno in pianta di Casa Palestra, diventano simboli che costruiscono una narrazione dei corpi invisibili (sudore, vapore, odore). Le immagini (collages e fotografie analogiche) sono crudi elaborati di ricerca spaziale in cui i segni scompaiono ed emergono connotazioni ed esiti del procedere nel padiglione. Il progetto comunica lo spazio della casa come fosse un oggetto sconosciuto, attraverso una semiotica alternativa, in cui segni lavorano come significanti spaziali. Questi segni sono per eventi che nella realtà si affiancano, si sovrastano, si accostano, lavorano cioè al fianco dell’architettura, mentre nella pianta i codici rendono illeggibile lo spazio del progetto, una massa di informazioni si colloca sopra il Padiglione di Mies distorto, provando a tessere una narrazione delle possibili dinamiche spaziali, introducendo nello spazio della casa considerazioni atmosferiche piuttosto che materiche.| File | Dimensione | Formato | |
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